Da quando la giapponese Marie Kondo pubblicò il suo bestseller “L’arte del riordino”, ma soprattutto da quando l’Italia ha una nuova dea dell’armadio, Giulia Torelli in arte RocknFiocc, organizzare il guardaroba non è diventato solo una necessità, ma anche una tendenza. Come il personal trainer negli anni ’90, il closet organizer è oggi una figura sempre più di moda e richiesta, specialmente da chi non ha tempo oppure voglia di riorganizzare il proprio guardaroba.
Sommario
- First thing first
- Prima del riordino: eliminare e pulire
- Come organizzare l’armadio? 10 piccoli consigli
First thing first
Prima cosa prima, come dicono gli inglesi: assicurarsi di avere tempo. Tanto. Fondamentale non è essere maestri closet organizer, ma avere tanta pazienza e senso pratico. Prepararsi a dedicare diverse ore all’organizzazione del guardaroba. Primo consiglio, non prendere impegni per tutto il pomeriggio (o meglio, tutta la giornata). Secondo consiglio: mettersi comodi. Letteralmente. Fare una tisana rilassante, alla verbena o alla camomilla, e dedicarsi completamente a questo momento mistico con l’armadio. Concluso il riordino sarà possibile percepire una sensazione di benessere e serenità oltre ad una lista di nuovi acquisti.
Prima del riordino: eliminare e pulire
Regola d’oro per un’organizzazione con i fiocchi: togliere tutto quello che non si mette più e non serve. Dunque, se la regola è “ordine e pulizia”, la primissima cosa da fare è svuotare completamente il guardaroba sul letto e pulire a fondo le ante, le mensole e i cassetti che fino a poco prima erano zeppi di vestiti. Per avere un armadio ordinato e chic non servono milioni di capi: basti pensare agli atelier e ai negozi di alta moda. Le relle di vestiti non hanno mai la merce affastellata, ma i capi sono sempre ben stirati e distanziati. Prendere esempio per buttare il superfluo. Ora è tutto pronto per la rémise en place.
Come organizzare l’armadio? 10 piccoli consigli
Di seguito 10 pratiche idee su come organizzare il vostro guardaroba per averlo sempre ordinato e pulito e per avere ben chiare le idee sul nécéssaire da acquistare.
- Per stagione
Banale, ma forse non troppo: dividere sempre i capi su base stagionale. Che sia un armadio a due ante o un’intera cabina armadio poco importa, accertarsi di non avere in estate i maglioni di lana e in inverno i vestiti freschi di cotone. Perché? Per un motivo semplice: dei capi lasciati per mesi a giacere su una mensola o appesi, non faranno altro che impolverarsi inutilmente. Altrimenti scegliere un approccio diverso: a fine stagione, lavarli con cura, in lavatrice o a mano se serve, in lavanderia se necessario, per poi riporli in appositi sacchetti o contenitori. Questo permetterà di avere un armadio sempre aggiornato, senza contare che, ad ogni cambio stagione, si ritroveranno i capi che si possiedono e sarà possibile rendersi conto di quello che manca e che potrebbe essere acquistato.
- Per occasione d’uso
Mai mischiare vita privata e vita lavorativa, si dice. Che sia vero o no, certamente è un valido spunto per il guardaroba: dividere i capi in macro sezioni per il tempo libero e per il lavoro è sicuramente molto comodo, soprattutto se l’ambiente lavorativo richiede un certo formalismo che nella vita di tutti i giorni, magari, non si ha. Creare allora una sezione a parte, magari con dei séparés o divisori appositi, se non si ha un armadio con più ante.
- Per categoria
Se dividere per occasione è caldamente consigliato, farlo per categoria sembra necessario. Dividere i capi per categorie aiuta nell’ordine sia fisico che mentale: se tutti i pantaloni sono tutti a destra e le camicie tutte a sinistra, le scarpe in basso e la biancheria nel cassetto al centro, sarà più facile e veloce riporle nel guardaroba e soprattutto trovarle. Magari al mattino, magari al buio.
- Per colore
Mai dare per scontato il potere dei blocchi cromatici sul cervello. Insieme alle suddivisioni già elencate, allora, perché non dividere, per esempio, i maglioni scuri da quelli chiari o i top fantasia da quelli tinta unita? Anche questo piccolo stratagemma aiuta moltissimo la memoria fotografica e permette di localizzare in pochissimo tempo i capi che si cerca, senza contare che permette di ricordare sempre quello che già si ha e quello che potrebbe servire.
- Per mood
Questa categorizzazione segue a grandi linee le regole del momento di utilizzo, ma viene ulteriormente raffinata: tra gli abiti del lavoro ce ne sono alcuni più bold e altri più basic? Dividerli, per sapere dove cercare aiuterà ad iniziare una giornata nel migliore dei modi. Lo stesso criterio è utilizzabile per gli abiti da tempo libero. Un modo rapido e poco pretenzioso per sentirsi sempre bene, qualsiasi cosa si indossi.
- Per lunghezza
Non si tratta solo di organizzare e dividere i capi in base alla loro categoria, ma anche alla loro lunghezza. Gonne lunghe e corte, pantaloni lunghi e corti non andrebbero mischiati alla rinfusa. Abbinare sempre tutti i capi lunghi in un unico spazio, così da permettere all’occhio di scorrere più velocemente nel guardaroba, senza bisogno di cercare inutilmente per ore interminabili.
- Per tessuto
Così come è più pratico separare i capi di lunghezze diverse, allo stesso modo risulta molto più comodo raggruppare capi dello stesso tessuto, oppure simile. Un esempio pratico: nella sezione delle camicie, dividerle sempre tra quelle in flanella, in cotone e in seta. In questo modo, si saprà con certezza cosa prendere dall’armadio e come abbinarlo con un pantalone o una gonna.
- Per quantità di utilizzo
Come già abbiamo sottolineato, ha ben poco senso tenere dei capi che non sono utilizzati. Tuttavia, esistono delle eccezioni, come i vestiti da cerimonia, o i capi a cui si è affettivamente legati ma che magari vengono indossati poco. In questo caso, creare una sezione a parte tramite séparés oppure scegliere un cassetto o una mensola del guardaroba e dedicarla ai capi poco utilizzati. Sarà molto comodo e non si rischia di cestinare per sbaglio abiti preziosi.
- Per spessore
Lo spessore dei capi non è indifferente! Se si possiedono tanti top in satin, seta, viscosa o altri materiali molto leggeri e poco ingombranti, non conservarli nell’armadio appesi a grucce che possono essere utilizzate in altro modo. Piegarli e riporli in un cassetto o su una mensola apposita. Allo stesso modo con i jeans, con i maglioni e con tutti i capi che popolano l’armadio.
- Per lavaggio
La suddivisione per lavaggio va pari passo con quella per tessuto/materiale. Per facilitare la memorizzazione del lavaggio del capo stesso, è consigliato dividere i capi che hanno un lavaggio normale in lavatrice da quelli che si lavano a mano, a quelli che vanno necessariamente portati in lavanderia. Questo sarà un passaggio utile non tanto per l’organizzazione del guardaroba in sé, quanto per quella mentale, che eviterà di rovinare inutilmente capi dell’armadio a cui si è legati o che, semplicemente, sono quelli preferiti.
Elena Cirla